22.9.09

Dice che Ludovico Einaudi...





Dice che Ludovico Einaudi ha definito il suo nuovo bellissimo disco “Nightbook” come “il punto di passaggio tra la luce e il buio, tra il noto e l’ignoto”: ossessivo, introspettivo, notturno, ma anche ricco di sfaccettature, inquieto, impetuoso addirittura. In una parola, struggente.
Dice che al disco, tra gli altri musicisti, ha partecipato anche Robert Lippok, uno dei più apprezzati musicisti della scena elettronica tedesca, che con il fratello Roland ha fondato i To Rococo Rot e i Tarwater, due band fondamentali per capire l’evoluzione della musica del futuro.
Dice che la collaborazione tra i fratelli Lippok e Einaudi ha preso corpo prima dal vivo, e poi in studio. E dice che i tre, con il nome White Tree, hanno anche inciso “Cloudland”, un interessantissimo lavoro che mescola pianoforte e beat elettronici, e che sfugge con maestria alle più banali etichette e categorie musicali.
Dice che Ludovico Einaudi ha descritto “Nightbook” come “uno sguardo possibile sulle esperienze che appartengono al lato più onirico, più interno di noi stessi, la musica apre delle porte su mondi nascosti. Ascoltandola, ognuno può riuscire a entrare in contatto con le proprie emozioni profonde”.
Dice che Einaudi, da sempre appassionato amante del rock, è figlio del grande editore Giulio, e padre della giovanissima musicista Jessica, anima del gruppo La Blanche Alchimie.

http://www.ludovicoeinaudi.com/

http://www.myspace.com/torococorot

http://www.myspace.com/morrtarwater

http://www.myspace.com/blanchealchimie

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